Il progetto di questa cantina ipogea è risultato particolarmente stimolante per la possibilità di sperimentare uno spazio interamente interrato nelle colline in prossimità di Rimini.
L’intervento prova ad attuare un vero e proprio laboratorio di ricerca per tutte le possibili applicazioni di energie rinnovabili.
Lo spazio interno, che si sviluppa con una successione di volte di diverse altezze, prova a ricreare una condizione quasi mistica.
Il progetto si ispira ai principi dell’Architettura Organica Vivente di Rudolf Steiner, uniti ai caratteri propri dell’architettura araba: coni di luce naturale illuminano gli spazi interni; l’elemento acqua come elemento decorativo e strutturale, che scorre sulle pareti in sasso regolando l’umidità interna; un sistema di cunicoli e condotti naturali, che consentono di calibrare la ventilazione interna grazie alla realizzazione di una torre del vento tipica dell’architettura iraniana.
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